Mentre il numero e la complessità degli attacchi informatici continuano a crescere in tutto il mondo, aumenta la pressione sulle spalle dei responsabili per la sicurezza in ogni settore di attività, dal retail al finance passando per comunicazioni e produzione. Nemmeno la piccola azienda o il libero professionista sono esenti da tutto questo ed è sempre più evidente che dovremo sempre più convivere con il crimine informatico.

Spinto da quanto è accaduto a livello mondiale negli ultimi 48 mesi, e sulla scia di uno Smart Working che ora è diventato un trend consolidato, il crimine informatico sta raggiungendo livelli epocali grazie anche ad un livello di creatività sempre più elevato. Tutti siamo potenzialmente dei bersagli: imprese, collaboratori, cittadini.

Biometrics digital transformation with futuristic microchip remixed media

Gli attacchi informatici non sono semplici fastidi, sono minacce in piena regola. E lo sanno bene i responsabili della sicurezza quelli che, tecnicamente parlando, ricoprono il ruolo di CISO.

Professionisti che sono consci del fatto che una violazione della sicurezza è dannosa per i clienti, per l’azienda e per le persone.

Perché tutte queste violazioni?

La risposta a questa domanda è più semplice di quanto possa sembrare.
Partiamo da un assunto: il tema della sicurezza si può ricondurre a tre fattori:

persone –  processi –  tecnologia

I processi e la tecnologia sono in genere ben gestiti ( o dovrebbero esserlo…) da manager e tecnici qualificati proprio su questo tema.

Le persone, tuttavia, rimangono il più grande punto di vulnerabilità della sicurezza informatica,  e sono ancora la principale causa di violazione dei dati. Anche durante il lock down, l’errore umano ha rappresentato la causa principale di tanti incidenti di sicurezza. Puoi configurare tutta la tecnologia di sicurezza potente e all’avanguardia nel mondo, ma se qualcuno fa clic sul collegamento in un’e-mail dannosa, o lascia che uno sconosciuto possa facilmente risalire ad una banale password, il risultato può essere devastante.

Il fattore di rischio umano è reale ed i  criminali informatici sanno che è più facile arrivare a dati od informazioni sensibili servendosi di altre persone, piuttosto che provare a penetrare ed aggirare le barriere create per garantire la sicurezza dei dati e dell’azienda.

E’ necessario aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio umano in modo che le persone nella tua organizzazione possano riconoscere, ogni giorno,  le minacce informatiche. Il rischio, altrimenti, è che i tuoi dati non siano mai al sicuro.

La natura umana ha contribuito a rendere più social, semplice ed efficace tutto il percorso di Digital Transformation che proprio in questi anni sta vivendo un nuovo inarrestabile sviluppo.

Lavorare con le persone e per le persone è la chiave di volta per poter intervenire efficacemente sul tema della sicurezza informatica.

L’aumento della consapevolezza sul tema del rischio informatico, anche  attraverso processi di formazione e cultura aziendale, è uno dei percorsi vincenti.

Compila il form di contatto, e scopri come possiamo collaborare insieme a te per lo sviluppo di una nuova cultura della sicurezza informatica nella tua azienda.