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Cos’è l’acronimo ESG?
La “E” da Enviroment si riferisce all’ambiente e include considerazioni relative a temi come il cambiamento climatico, le risorse naturali e la gestione dei rifiuti.
La “S” di Social comprende tutto ciò che riguarda le persone con cui si rapporta un’azienda, come ad esempio i diritti umani, i diritti dei lavoratori, la sicurezza sul lavoro, le pari opportunità, etc.
Infine, la “G” di Governance rimanda a questioni come la trasparenza, l’equilibrio e l’informazione nel contesto aziendale.
La sostenibilità è al centro di ogni cosa e sono sempre meno le voci contrarie, poiché è ormai chiaro a tutti che non intraprendere questo cammino avrebbe conseguenze irreversibili per l’ambiente e la società. Ed è qui che entrano in gioco i criteri ESG, che non solo possono influenzare sulla capacità di una azienda di creare valore a lungo termine, ma anche essere più o meno attraente per i possibili investitori di nuova generazione.
Il 2022 ha confermato l’interesse crescente verso le tematiche ESG e ha visto ulteriori fondamentali passi nella formazione della cornice normativa destinata a rappresentare la base di quella trasformazione dell’economia verso modelli di produzione sostenibili che potrà fornire una spinta propulsiva a tutto il processo di transizione. Il quadro di regole dovrà essere integrato nelle pratiche aziendali comuni, nelle scelte d’investimento e nelle abitudini della quotidianità.
In questo scenario, crescono le evidenze che la sostenibilità e la sua integrazione nei piani strategici e di azione aziendali faccia bene non solo al pianeta e alle persone, ma anche possa aumentare la redditività. Numerosi studi e analisi confermano che le imprese più performanti dal punto di vista ESG sono infatti quelle più solide, che hanno una probabilità di default minore e quindi un minor rischio di credito.
Dalla nostra esperienza degli ultimi anni vediamo che le riflessioni sugli aspetti ESG aumentano non solo nelle grandi imprese ma sempre più anche tra le PMI – spesso a valle nella catena di fornitura delle big company.
Ed è chiaro che la sostenibilità non è una strada che si possa percorrere da soli; abbiamo un incremento di richieste da parte dei nostri clienti per affiancarli nello sviluppo dei progetti con criteri ESG sia dal punto di vista consulenziale che tecnologico.
Il nostro approccio è portare la sostenibilità a diventare il value stream aziendale e integrare le pratiche sostenibili in ogni aspetto del loro modello di business. Ciò significa che la sostenibilità diventa una parte fondamentale della strategia aziendale e non un’attività secondaria.
Per incorporare la sostenibilità come value stream nelle organizzazioni, è necessario adottare un approccio olistico che coinvolga tutti gli aspetti dell’attività aziendale e trasformare gli obiettivi ESG in un portafoglio di progetti gestito.
Facciamo un’analisi efficace del portafoglio di progetti si identificando quelli che sono in linea con gli obiettivi ESG dell’azienda e partendo dall’analisi dei rischi, implementazione del modello e relativi workflow per monitorare, proponiamo le metodologie e gli strumenti digitali corretti.
Dall’analisi spesso emerge che una delle sfide più grandi per molte organizzazioni è la mancanza di metodi di raccolta dei dati, reporting e processi correlati che si può risolvere adoperando strumenti digitali adeguati alla misurazione delle performance delle imprese in termini di ESG.
Oggi sul mercato ci sono presenti delle soluzioni tecnologiche che aiutano a definire una strategia di sostenibilità, raccogliere idee, identificare i rischi, gestire le compliances, monitorare lo stato e valutare i risultati – tutto in una singola piattaforma.
Sono dei tool che hanno l’obiettivo di supportare l’inserimento e la gestione delle informazioni, fortemente sensibili, comprese nell’ambito del Piano di Sostenibilità dell’azienda e suddivise per i progetti sulla base dei contributi ricevuti dalle diverse divisioni aziendali.
Ad esempio, possono essere implementati per alimentare automaticamente il Database dei progetti di Sostenibilità, in grado di garantire al contempo flessibilità nelle funzionalità, accuratezza dei dati ed un’interfaccia grafica intuitiva e funzionale per l’utente.
Tali dati possono essere di carattere qualitativo (come, ad esempio, la descrizione del progetto con i relativi benefits attesi, gli impatti dei progetti sugli ESG Pillar, sui Macro Target o sugli SDGs, oppure le informazioni relative all’Ownership ed il perimetro di competenza o lo stato di avanzamento rispetto alle milestones critiche di progetto) e quantitativo (come, ad esempio, i KPI in termini di Initial Value, Targets e Current Impact, oppure i dati Economico-Finanziari).
Se sei interessato ad approfondire scrivici e prendiamo un caffè: info@digixteam.com
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